Tagli in vista per Geox: piano di esuberi del 15-20% entro l’anno

Geox ha avviato un percorso di riorganizzazione che prevede il ridimensionamento di circa il 15-20% dell’organico. La decisione è stata comunicata nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali e Confindustria Veneto Est, convocato per illustrare le misure a supporto del Piano Industriale approvato dal cda il 19 dicembre 2024.
Il management ha spiegato che il progetto nasce dall’esigenza di ristrutturare il modello operativo con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, ottimizzare i costi fissi e rendere più sostenibile la gestione. Secondo le prime stime, l’esubero potrebbe riguardare circa 110-150 dipendenti a fronte dei 750 attualmente impiegati in azienda al livello globale. “Non si tratterà di licenziamenti drastici, ma di esuberi su base volontaria che coinvolgeranno trasversalmente tutti i dipartimenti dei vari mercati – inclusa la sede centrale di Montebelluna – e diversi ruoli (dal management all’operatività) ad accezione del retail”, spiega un portavoce dell’azienda a Pambianconews. L’azienda ha infatti escluso licenziamenti unilaterali, preferendo favorire l’adesione volontaria a piani di uscita incentivata e l’utilizzo di strumenti di sostegno previsti dall’ordinamento, come cassa integrazione, contratti di solidarietà e bonus.
La riorganizzazione arriva in un momento delicato per Geox che, a fronte di un calo del fatturato registrato negli ultimi anno, ha avviato un piano quinquennale di rilancio. Nel primo semestre 2025 il gruppo ha registrato ricavi per 305,3 milioni di euro, in calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Al netto della chiusura di filiali in Cina e negli Stati Uniti, la flessione si limita però all’1,9 per cento. L’azienda ha evidenziato un miglioramento della marginalità operativa, ma il CEO Francesco Di Giovanni ha indicato che un ritorno a un equilibrio finanziario pienamente sostenibile non è atteso prima del 2026.
Con il nuovo piano di rilancio 2025-2029 l’azienda punta a invertire la tendenza dei ricavi attraverso un mix di efficienza e investimenti e prevede entrate per oltre 850 milioni entro il 2029 con un margine operativo (ebit) superiore al 7 per cento. Parallelamente avvierà investimenti per circa 120 milioni di euro per la razionalizzazione della rete distributiva, il rafforzamento del modello omnicanale, interventi di semplificazione interna e nuove partnership internazionali, soprattutto in Cina.
Il piano è sostenuto finanziariamente dalla holding di controllo Lir, che garantirà fino a 60 milioni di euro per supportare la trasformazione del marchio Geox, oltre alla rimodulazione del debito con il sistema bancario. Le parti hanno concordato di mantenere aperto il confronto per arrivare entro la fine del 2025 a soluzioni condivise che tutelino i lavoratori, salvaguardando al tempo stesso la continuità e la sostenibilità delle attività in un contesto competitivo complesso. Il tavolo di confronto con i sindacati, spiega un portavoce dell’azienda, proseguirà nelle prossime settimane con l’obiettivo di definire modalità e tempistiche degli esuberi volontari e valutare l’attivazione di ammortizzatori sociali in grado di ridurre l’impatto sul personale.
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